Lavorando in proprio bisogna prima o poi fare i conti col fisco…
Stefania Sibilio di fiscozen.it in questo interessante articolo ci parla di regime forfettario.
A partire dal 2016 è possibile utilizzare un nuovo regime fiscale agevolato per i liberi professionisti e le ditte individuali: il regime forfettario. Vediamo quali sono le principali caratteristiche e i suoi vantaggi.
Il regime forfettario: agevolazioni sugli adempimenti fiscali
Il nuovo regime fiscale agevolato prevede delle importanti agevolazioni sugli adempimenti fiscali. Questo perché lo Stato italiano con questo nuovo regime ha pensato non solo di abbassare la pressione fiscale ma anche di rendere più facile la gestione della partita IVA. In Italia esistono attualmente tre regimi fiscali: regime ordinario, semplificato e il regime forfettario. I primi due prevedono non solo molte più tasse rispetto al terzo, ma hanno anche una gestione più complessa. Vediamo dunque quali sono le più importanti agevolazioni fiscali del regime forfettario.
Agevolazioni fiscali del regime forfettario: la semplicità
Grazie al nuovo regime forfettario i contribuenti potranno semplificare la gestione della propria partita IVA grazie all’eliminazione dell’IVA in fattura e tutta la gestione delle detrazioni fiscali. Non dovrai registrare le fatture e conservare i registri contabili e neppure partecipare alle rilevazioni dello spesometro. Ma queste sono solo alcune caratteristiche che rendono questo regime fiscale snello e conveniente.
Quanto costa il regime forfettario?
Lo Stato Italiano ha scelto di rinnovare i regimi fiscali introducendo il regime forfettario per poter aiutare la piccola imprenditoria e soprattutto i professionisti. Infatti il regime forfettario prevede una tassazione pari solo al 5% nei primi cinque anni di attività e al 15% negli anni successivi e nessun’altra spesa per la contribuzione, ad eccezione dei contributi previdenziali che però esulano dal regime stesso. In Italia infatti, indipendentemente dal regime fiscale, se hai un lavoro devi versare i contributi previdenziali, se sei un dipendente li versa l’azienda e ti vengono sottratti dalla busta paga, se sei un liberi professionista o una ditta individuale li dovrai versare personalmente. Esistono varie casse previdenziali in base alla professione svolta. Per tutti coloro che non hanno una cassa previdenziale dedicata c’è la Gestione Separata INPS e per i commercianti e gli artigiani esiste la Gestione INPS Artigiani e Commercianti.
Il vecchio Regime dei Minimi
Sicuramente avrai già sentito parlare del regime dei minimi. Questo regime fiscale agevolato non è più attivo dal 2016 perché è stato sostituito dal regime forfettario. Nel regime dei minimi c’erano molti limiti e tanti adempimenti:
- c’erano limiti di età;
- se avevi più di 35 anni potevi usufruirne solo per cinque anni;
- il post regime non era un altro regime agevolato ma il regime semplificato;
- ogni spesa doveva essere registrata per avere delle deduzioni a fine anno;
Con il regime forfettario non hai più limiti d’età e puoi sempre usufruire del regime fiscale agevolato, l’unica cosa che cambia è l’aliquota d’imposta dopo i primi cinque anni di attività. Inoltre con il regime forfettario ti viene ridotto il reddito imponibile anche se non hai sostenuto nessuna spesa per la tua attività.
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